Quale sia il toponimo più corretto non lo sappiamo. Quello che sappiamo è che queste acque torrentizie, che mantengono una temperatura costante per gran parte dell’anno, dopo uno spettacolare salto (Cannavino Falls), vanno a ingrossare le acque del fiume Savuto in un’area detta “Tavoleria” (in dialetto “Tavuaria”) intrisa di storie e leggende, che si può raggiungere per antichi sentieri, tra vigneti terrazzati e castagneti secolari.
Un antico ponte in muratura fa da testimone di una rete viaria particolarmente significativa dal punto di vista commerciale. A metà fra il Tirreno e l’altopiano della Sila, e da qui, verso lo Ionio, per il Crotonese o la Sibaritide. Storie di popolazioni indigene e di colonizzatori, di conquistatori e di briganti.
L’Associazione Nazionale Italiana Rocciatori ha reso l’area accessibile e fruibile con sentieristica, attraversamenti ed istallazioni per esperienze acrobatiche in sicurezza, uniche nel loro genere.
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